[Lore] Cyberpunk 2077: La vera storia di ROGUE

Rogue Amendiares; uno dei personaggi più vicini a Johnny Silverhand, regina dell’Afterlife, Fixer ed ex Solo. In questo articolo esamineremo il suo background e vedremo passo passo come da mercenaria abile nelle contrattazioni, è diventata una delle persone più rispettate del sottobosco criminale di Night City. La lettura è consigliata a chi ha terminato la campagna in quando segnaliamo la presenza di spoiler.

I Solo

Col termine “Solitari” o “Solo” ci si riferisce ad un preciso ramo mercenario. Alcuni di essi sono cani dell’esercito post dimissione, ex-poliziotti, sicari corporativi, guardie freelance e killer su commissione. Personaggi che in cambio di una ragguardevole somma di denaro compiono un determinato lavoro per conto di un cliente. I solitari a volte fanno squadra se la missione richiede la presenza di più membri, ma come dice la parola stessa, i solitari lavorano il più delle volte da soli. Il primo accenno di quest’attività mercenaria lo possiamo trovare in Cyberpunk 2013, che come tutto il resto, si evolve secondo come possiamo vedere in Cyberpunk 2077. Dato l’aumento esponenziale delle ferite riportate ad ogni battaglia, ben presto i Solitari iniziarono ad appoggiarsi sempre di più alla tecnologia. Si sottopongono a interventi facendosi installare impianti che gli garantissero un vantaggio sugli avversari come arti cibernetici per armi, armature e chip contenenti bio-programmi da installare tramite la porta neurale, per aumentare i riflessi. Inoltre fanno massiccio uso di droghe come lo Skeef, che inibisce il ricettore del dolore, oppure facendosi impiantare un dispositivo chiamato smorzadolore direttamente addosso.

Fermo restando che non tutti i Solo assumevano droghe o esageravano con gli impianti, negli anni successivi per chi abusava di queste pratiche i benefici non furono proporzionali ai malus. Il mercenario, non rendendosi conto di aver subito ferite gravi, continuava a combattere finchè l’organismo non collassava facendolo morire sul posto. Tali droghe inibitrici zittivano anche il naturale campanello d’allarme biologico che avverte dell’immediato bisogno di cure mediche. Nonostante il numero delle vittime causate dal silenziare i naturali sensi del corpo era vertiginosamente alto, ciò non convinse i Solo a smettere di assumerne. A causa dell’assuefazione e dai numerosi innesti, molti di loro persero il lume della ragione, il contatto con la realtà, la loro umanità, diventando più macchina che uomo (esattamente come Adam Smasher, macchina al 96%).

Vita eterna: elevazione tramite tecnologia

Cyberpunk 2077 Cybernetics Guide

La veloce panoramica sul mondo dei Solitari appena descritta, risponde al quesito sul possibile prolungamento della vita attraverso gli impianti cibernetici. Nell’universo di Cyberpunk l’istallazione di impianti non si limita alla sostituzione di braccia o gambe, occhi con scanner o collegamenti diretti per le armi smart. All’occorrenza è possibile sostituire anche organi vitali con organi sintetici, così da eliminare il naturale decadimento cellulare e garantirne un funzionamento pressochè eterno. Possiamo notare diversi personaggi all’interno dell’avventura che si sono avvalsi di tale pratica per sfuggire alla morte. Rogue è un esempio lampante. Nonostante non si conosca la sua data di nascia, possiamo stabilire in modo approssimativo la sua età tramite un semplice calcolo. Prima dell’assalto all’Arasaka del 2022, Johnny le chiede aiuto recandosi al club Atlantis dopo il rapimento di Alt Cunningham avvenuto nel 2013. Quando la incontriamo nei panni di V all’Afterlife, siamo nel 2077.

2077-2013=64.

Tuttavia quando incontriamo Rogue nel 2013, non è una bambina, ma una giovane donna sui 25-30 anni. Se aggiunti a quelli appena calcolati l’età aumenta.

(2077-2013) + 25/30 = tra 89 e 94

Prima di diventare la regina dell’Afterlife, è ufficiale che lei fosse una Solo; sangue, piombo e denaro erano il suo pane. E’ plausibile che abbia ricorso agli impianti a seguito di varie ferite subite in battaglia negli anni successivi alla scomparsa di Johnny. Ciò è confermato in parte dalla sua bio secondo cui grazie alle sue gesta passate, divenne fonte d’ispirazione per tutti i Solo frequentatori dell’Afterlife. Confrontando la sua figura da giovane a quella attuale, si nota una piastra grigiastra che inizia dal petto e termina sull’addome. A giudicare dalle aree coperte da questo impianto, sembrerebbe siano stati sostituiti tutti i principali organi vitali che avrebbero smesso di funzionare nel tempo quali cuore, fegato, polmoni e reni.

Da Solo a Fixer: Antefatto

Prima dell’assalto all’Arasaka Tower, prima del rapimento di Alt Cunningham, prima di tutte le vicende descritte in Cyberpunk 2077, Rouge aveva una relazione romantica con Johnny Silverhand. Tuttavia quando all’epoca il suo nome era Robert John Linder, veterano dell’esercito e sopravvissuto di quella che è stata chiamata “Guerra Centroamericana” (descritta nell’articolo su Silverhand), se ne torna a casa sua a Night City con l’intenzione di fondare una band, i Samurai, per smascherare la corruzione corporativa. A quel tempo Rouge era già in attività come Solitario, accettando contratti che la portava spesso a scontrarsi anche con i vari eserciti corporativi. Johnny era appena tornato dal campo di battaglia e voleva smascherare la corruzione dei potenti. Proprio per via della reputazione del locale, è molto probabile che il loro primo incontro sia avvenuto al Club Atlantis; lei in cerca di un contratto, lui in cerca di membri per la sua band. I due divennero amici e col tempo, amanti. Più volte lei provò a fare la sua mossa invitandolo a vedere un film, per avere una serata tutta per loro all’insegna del romanticismo. Purtroppo Johnny non riusciva a concepire una realtà diversa da quella in cui l’Arasaka sarebbe bruciata tra le fiamme. A causa degli orrori vissuti sulla propria pelle provenienti dal campo di battaglia, la sua psiche destabilizzata non gli permise di riprendere il controllo di se. Il cambio di nome e di atteggiamento erano certamente mirati a lasciarsi tutto alle spalle, ma erano anche tratti distintivi di un meccanismo di difesa quale il cervello cercava di proteggersi dallo stress post traumatico. Johnny non si fece mai aiutare da qualcuno, finendo sempre più spesso sul lettino del suo bisturi. Egli impostò la sua vita su dei criteri molto semplici, vivendo ogni giorno come se fosse l’ultimo.

Alcol, droga, sesso a più non posso, “mangiamo e beviamo perché domani moriremo facendo esplodere l’Arasaka.”

Rogue per un po’ sopportò il suo atteggiamento, ma interruppe definitivamente la sua relazione con lui quando scoprì che la stava tradendo con tre ragazze di cui una di queste era Alt Cunningham, l’unica che in qualche modo riuscì a smuovere qualcosa nel cuore di Johnny. Tuttavia, grazie alle attività anti Arasaka di Johnny e i contratti che Rouge otteneva, il destino continuava a farli incontrare. Per questo motivo, quando Alt viene rapita nel 2013, Johnny senza indugi si reca direttamente al Club Atlantis sapendo perfettamente ci sarebbe stata anche lei. In quel momento Rogue era in riunione con un Aldecaldo di nome Santiago, di cui azioni segnarono un tratto indelebile nella storia di questa famiglia nomade, ricollegandosi con gli screzi tra Rouge e Panam che tratteremo nell’articolo dedicato.

A questo punto viene da chiedersi perché Rouge, tutto sommato, abbia mantenuto un buon rapporto col rocker. Anche se nell’avventura non si entra nello specifico, si viene a sapere che hanno collaborato insieme più volte ed erano tutte operazioni esplosive. La loro unione nel portare a termine incarichi simili, portò la loro relazione su un piano diverso del tipo, quella di due persone che non vogliono perdere il loro rapporto d’amicizia e complicità a seguito di una relazione finita male. Inoltre dobbiamo dimenticare la caratteristica che contraddistingue il personaggio di Johnny col quale ottiene sempre ciò che vuole, il carisma. Per lui fu facile calcare sui punti deboli di Rouge per il suo tornaconto, inclusa la sua collaborazione per i due assalti all’Arasaka (2013 e 2022), mentendole sul vero motivo per cui venne organizzata la seconda missione.

Da Solo a Fixer: Afterlife

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Dopo l’ultima missione missione chiamata “Olocausto di Night City” in cui Johnny ci lasciò le penne, Rogue si convinse che fosse giunto il momento di cambiare attività, di mettersi in proprio così da non rischiare la pelle anche lei in altre missioni e fare soldi in velocemente, anche se il motivo principale fu l’enorme senso di colpa per aver perso una persona a cui teneva. Il Club Atlantis venne chiuso dopo la retata Arasaka, lasciando i Solo di tutta Night City senza un quartier generale in cui poter ingaggiare o farsi assumere. Non molto tempo dopo entra in scena il famoso centro mercenario ricavato da un vecchio obitorio abbandonato che successivamente venne chiamato Afterlife. Al suo interno, Roue non era solo un personaggio di spicco, ma era anche la proprietaria. Dicendo addio alla vita da Solo, acquistò l’immobile trasformandolo in una via di mezzo fra un bar country western e un club di motociclisti. La vita da Fixer non fu difficile per lei. Prima di diventare un punto di riferimento, prima di Johnny e dei Solo, era un’abile mercante.

(I mercanti sono una categoria di mercenari molto abili nelle contrattazioni, con cui ottengono cibo, armi, informazioni e tutto il necessario per sopravvivere.)

La sua indole divenne funzionale al lavoro che svolge all’interno del club, gestendo i contratti dei Solo in cerca di lavoro e l’intera rete commerciale dell’Afterlife.

Conclusione

Nonostante abbia voltato pagina lasciandosi alle spalle la vita da solitario, Rouge sentiva l’impulso ad aiutare V una volta constatato che Johnny in qualche modo era ancora presente, anche se sotto forma di engramma. Era ovvio che il suo temperamento autodistruttivo lo avrebbe portato alla morte, ma il suo rimorso per non essere riuscita a salvarlo sul tetto dell’Arasaka Tower, non le dava pace. Inoltre Johnny, anche da morto, continuava a farglielo pesare. Ecco perché alla fine Rouge ci aiuta, vedendo quella situazione come una seconda occasione per chiudere alcuni capitoli del passato, ed è per questo che decide di affiancare V durante l’ultimo atto, a seconda della decisioni operate dal giocatore.

Alcuni dettagli importanti omessi in questo articolo, verranno inclusi su quello dedicato ad Adam Smasher.

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