Horizon: Forbidden West di nuovo sotto attacco.

Non è la prima volta che questo titolo viene preso di mira. Da critiche che possono avere più o meno un senso, spesso si scade nel banale con prove a sostegno irrisorie costruite su castelli di carte. Recentemente abbiamo analizzato un’accusa mossa da un tweet, secondo cui gli asset del gameplay di Forbidden West sarebbero stati copiati da Zero Dawn.

Oltre ad aver scatenato una certa agitazione (tanto da assistere addirittura all’intervento di personalità di spicco nel mondo del videogame e del doppiaggio), la situazione è divenuta ben presto un caso mediatico.

Successivamente, Aloy è stata attaccata a causa della peluria facciale tipica delle persone dai capelli rossi. Ciò che doveva essere attenzione ai dettagli esaltata dal motore grafico di Playstation 5, si è trasformata in un’inutile diatriba sull’aver trasformato la protagonista in un “mostro”. C’è chi addirittura ha scomodato i diritti LGBTQI+ affermando che “Aloy è libera di essere chi vuole, uomo o donna”. Inutile dire che tale affermazione ha infiammato gli animi dei puristi.
A prescindere dalle idee che possiamo avere sull’argomento, il cambio di sesso all’interno di una società primitiva, rudimentale, tribale, in cui si combatte con arco e frecce, non sarebbe semplicemente fuori contesto ma un’inutile forzatura.

Nell’ultima settimana si è aggiunta una nuova tessera al mosaico: Horizon Forbidden West è sotto un massiccio review bombing con gli utenti che gli conferiscono 0/10 o 1/10 come votazione. Il motivo di questo odio, in parte nato dal già citato Tweet, sarebbe scatenato dal “Gameplay troppo simile a Horizon Zero Dawn” e dalla “Storia noiosa”. Chi ha giocato al titolo precedente, tuttavia, ne elogia la fedeltà al franchise e quanto il nuovo titolo sia appassionante. L’ultima fatica di Guerrilla Games, infatti, si impegna a chiudere gli archi narrativi irrisolti nel prequel. Che la storia possa essere noiosa, trattandosi di un giudizio personale, può essere possibile per alcuni ma non vi è giustificazione alcuna per marchiare l’intera opera con uno 0 spaccato.

Per quanto riguarda il lato gameplay, siamo fortunati (e dovremmo essere grati) che il feeling sia il medesimo di Zero Dawn. Ciò garantisce un’immediatezza nei comandi, senza inutili orpelli che potrebbero gettare in confusione il giocatore durante uno scontro. Il titolo presenta degli strumenti aggiuntivi con i loro comandi specifici, atti a offrire una varietà maggiore nel gameplay senza intaccarne la natura.
Onestamente, tra il rampino e gli enigmi ambientali da risolvere tramite esso, il titolo ci è sembrato molto più vicino agli ultimi Tomb Raider: la cosa non ci ha fatto impazzire, ma non possiamo comunque affermare che sia identico al predecessore.

Conclusione

Ci troviamo di fronte all’ennesimo fuoco di paglia con l’unico obbiettivo di danneggiare un prodotto valido a prescindere dai gusti personali.

Vorremmo concludere con una piccola riflessione: Al di là di qualche compenetrazione fra la macchina appena abbattuta e l’ambiente circostante, non vi sono problemi di natura tecnica degni di menzione. Cyberpunk 2077, con tutti i problemi che ha avuto su PC (ma specialmente su PS4) e che possiede ancora oggi (alcuni aggravati con la patch 1.5 che ne favoriscono i crash) non ha mai ottenuto una votazione pari a 0/10 o 1/10.

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