Le leggende norrene da sempre affascinano l’industria del gaming. Negli ultimi anni abbiamo potuto vedere ogni sorta di avventura, come Assassin’s Creed Valhalla o il peculiare Indie fanta-horror Apsulov. Come se questo mix di avventure non fosse già abbastanza assortito, Awe Interactive porta sul tavolo la sua versione del viaggio nei regni nordici.
Parliamo di BPM: Bullets Per Minute, un FPS in cui si spara alle creature delle leggende norrene a ritmo di musica metal.
Il gioco
Saremo onesti, l’approccio iniziale con questo titolo è parecchio ostico. Per poter avanzare nell’avventura, dovremmo spogliarci di qualsiasi abitudine acquisita negli FPS, in particolar modo sulla cadenza di fuoco delle armi. Un reticolo al centro schermo pulsa a ritmo di musica indicando i quarti di battuta e la semiminima: per poter ottenere un ottimo punteggio, che influenzerà sia i danni critici che il bottino, sarà necessario fare fuoco a tempo di musica. Nel caso in cui si sbagli il tempo, il moltiplicatore combo si azzererà.
A tutti noi, almeno una volta, è capitato di fare fuoco con un arma seguendo un ritmo immaginario, durante una fase noiosa di un videogioco. Se prendiamo la cosa in tal senso, entrare nel mood di BPM non è difficile.
Una delle cose che da subito rende peculiare il gioco è la generazione procedurale dei livelli, ciò significa che vengono generati in modo randomico non avendo mai un livello uguale all’altro, anche nel caso ci trovassimo a ripetere lo stesso. Questo si traduce anche nel non sapere quale nemico, oggetto o trappola potremmo trovare dietro l’angolo.
BPM non ha una trama, si tratta più che altro di un originale FPS Rhythm Game con l’obbiettivo di arrivare all’ultimo livello, col punteggio più alto, usando uno dei dieci personaggi disponibili. Arrivare in fondo al gioco non è affatto una cosa semplice.
Grafica e Gameplay
Sotto la veste grafica, il titolo è sviluppato in Unreal Engine 4 e sfrutta una via di mezzo tra il realismo dei modelli e il Cell Shading. Tuttavia alcuni colori predominanti come il giallo-arancio nei primi livelli, il rosso in quelli centrali e tonalità scure negli ultimi, offrono poca varietà e potrebbero rendere il titolo stucchevole alla vista, vanificando in parte la randomicità dei livelli favorendo invece una continua sensazione di Deja Vu. Tuttavia non si riscontrano crash tantomeno cali di frame. Su questo frangente il gioco funziona perfettamente.
Sul lato gameplay, una delle prime cose da fare è scegliere il personaggio. La scelta non è solo un fattore estetico, poichè ogni personaggio ha delle proprie abilità, come il doppio salto, il volo, una grande quantità di salute e così via. Inoltre, ogni personaggio inizia la propria avventura con un’arma differente per ciascuno. Le armi infatti, oltre al comportamento del personaggio scelto, rappresentano il principale elemento con cui dovremmo entrare velocemente in confidenza. Nel gioco esistono una gran quantità di armi, automatiche, a raffica, semiautomatiche, a colpo singolo, lanciagrante, lanciarazzi e altre fantascientifiche. Ognuna di esse ha una cadenza di fuoco diversa, che deve combaciare col ritmo della traccia in sottofondo, e ogni arma ha un tempo di ricarica differente che dev’essere effettuata, anch’essa, a ritmo di musica. Il revolver, per esempio, necessita la pressione ripetuta del tasto ricarica per ogni proiettile inserito nel tamburo. Andare fuori tempo impedirà all’arma di sparare o di ricaricarsi.
La grande quantità di nemici che infesta ogni livello, diviso a stanze, è un altro elemento che metterà a dura prova la nostra capacità adattiva. I pattern dei movimenti sono diversi per ciascuno e imparare i loro movimenti, come e con quel frequenza attaccano e si muovono, è cruciale per l’avanzamento dell’avventura. L’unica costante nei livelli sono i Boss, alcuni davvero ostici.
Bonus e Malus
BPM: Bullet Per Minuts è di base un Roguelike, quindi ad ogni morte dovremo ricominciare il gioco dal principio perdendo tutto il bottino accumulato, armi incluse. Nel tentativo di evitare questa orribile fine, il giocatore può contare su numerosi oggetti come chiavi, monete, pozioni, altari e altri oggetti di supporto.
Monete: Dopo aver ripulito una stanza, in base al nostro punteggio, vediamo apparire un forziere contenete una ricompensa casuale (una moneta, tre monete, un sacchetto di monete oppure monete e altri oggetti). Le monete sono necessarie per acquistare armi, powerup (“danno +” o “caricatore +”) e oggetti di supporto (pozioni curative, chiavi, elisir, scudi ed equipaggiamento).
Altari: Sono disseminati in tutto il livello. Al costo di una moneta possono fornirci un bonus statistiche (precisione, danno, portata dell’arma e così via). In questo caso non è casuale. Prima dell’offerta, potremo vedere quello che stiamo per acquistare. Un discorso diverso va fatto per gli altari speciali, i quali richiedono più monete in cambio di oggetto casuale di qualità superiore.
Chiavi: Sono necessarie per aprire forzieri con un lucchetto. Questi forzieri possono contenete un oggetto casuale tra quelli comuni e quelli superiori. Anche in questo caso esistono altari normali e altari speciali con le stesse funzioni degli altari per monete. Le chiavi possono servire anche per aprire la biblioteca e recuperare un potente incantesimo o per aprire una porta che conduce ad un livello speciale.
Equipaggiamento: Il pezzo dell’equipaggiamento che indosseremo non offrirà alcuna protezione particolare, ma ci donerà delle abilità che potrebbero facilitarci non poco le cose, specialmente contro i Boss.
Oltre a quanto descritto, i livelli possono generarsi con una sfida (rendere le battaglie con i Boss estremamente difficili) o con un malus (avere il pavimento ghiacciato o avere livelli in cui non si guadagnano monete o in cui non ci sono negozi).
Dopo aver completato il gioco, si sbloccano sfide aggiuntive attivabili nella stanza principale. Alcune di queste come “muori dopo 20 minuti” sono pensate apposta per gli Speedrunner.
Conclusione
Bpm: Bullet Per Minute è un titolo frenetico che metterà alla prova i riflessi del giocatore e la sua capacità d’adattamento a situazioni impreviste, oltre a richiedere una certa dose di sangue freddo. Il senso di appagamento che si ha nella riuscita di una situazione critica, contribuisce alla maggior sicurezza di se procedendo nell’avventura. Un titolo perfetto per chi vuole mettersi alla prova e cerca una sfida impegnativa.
Curiosità
Dato che la musica ha un ruolo centrale, l’acronimo BPM, “Beat Per Minute”, indica il tempo di battuta al minuto. E’ un valore numerico che più è alto, più il brano è veloce. Per esempio un brano Techno si attiene sui 130 bpm circa, un brano Drum n’ Bass sui 150-160, mentre Rap, Trap e Dubstep intorno ai 90. Dato che colpire i nemici a tempo di musica è il fulcro del gameplay, gli sviluppatori hanno pensato bene di sostituire la prima parola del titolo “Beat”, con “Bullets” e otteniamo così “Proiettili al minuto”.
Ringraziamenti
Un ringraziamento a Villanora per aver collaborato alla creazione del video in testa all’articolo.
Blog: https://villanorainspace.it/