Horizon Zero Dawn: La vera Storia

Uno dei motivi per cui Horizon Zero Dawn è stato un gioco di successo, è la sua componente narrativa ben strutturata, ricca di dettagli e di colpi di scena. Essendo ormai prossimi all’uscita del suo sequel, Forbidden West, abbiamo deciso di ripercorrere insieme a voi la storia della prima avventura di Aloy.

Vi avvisiamo che il seguente articolo contiene numerosi spoiler.

La storia di Horizon Zero Dawn comincia con una bambina allevata da un cacciatore, Rost, che la istruisce e l’addestra per farla sopravvivere in un mondo dominato dalle macchine. Apprendiamo subito numerosi dettagli sul mondo in cui vive. Nonostante ci sia dell’avanzatissima tecnologia in giro, l’umanità è regredita ad uno stato tribale. La tribù di Aloy, i Nora, è organizzata come una società matriarcale con leggi severe riguardo le macchine e tutto ciò che ha a che fare con la civiltà antica, di cui i membri vengono chiamati predecessori. Più andiamo avanti nella storia, più cose Aloy scopre sul passato, come il motivo della scomparsa dei predecessori e la presenza così numerosa di macchine che hanno, di fatto, sostituito la fauna selvatica.

La piaga di Faro

Il riscaldamento globale causò un innalzamento del livello del mare. Il mondo venne sconvolto da questo evento e orde di rifugiati in cerca di aiuto accentuarono i problemi che le nazioni della Terra già stentavano a sopportare. Inevitabile conseguenza di questo stato di cose furono le insurrezioni da parte dei cittadini. Così nel 2040 la Faro Automated Solution, compagnia specializzata in cibernetica, decise di impiegare le proprie risorse per creare dei sistemi che potessero far fronte ai problemi derivanti dal riscaldamento globale. Come elemento chiave per la risoluzione dei problemi che il pianeta stava affrontando, fu reclutata Elizabeth Sobek, un genio nel campo della robotica. Dopo soli 8 anni da questa nobile causa, Ted Faro decise di impiegare le proprie risorse per scopi militari, visto che i contratti erano molto più remunerativi. Ted Faro usò la necessità di fondi per le operazioni di risanamento del pianeta come scusa per gli introiti ingenti e costanti che aveva ottenuto. Come ben sappiamo, il denaro e il potere corrompono anche l’anima della persona più nobile.

La linea dei Chariot lanciata da Ted Faro
dopo il glitch.

Elizabeth lascia la compagnia trovandosi in disaccordo con la manovra di Ted, che invece di tornare sui suoi passi, lancia la linea dei Chariot: robot pacificatori che vengono prodotti in sciami e che posso auto replicarsi. Per evitare qualsiasi attacco di Hacking, erano sprovvisti di qualsiasi backdoor, dotati invece di una crittografia complessa in cui anche il miglior hacker del pianeta ci avrebbe impiegato anni solo per violarne uno. La loro apparente sicurezza, è ciò che convinse i governi ad adottare la linea dei Chariot, proprio perché queste macchine non sarebbero mai cadute nelle mani sbagliate.
Nel 2064 un glitch si manifestò in uno degli sciami. Le macchine smisero di rispondere a qualsiasi comando e iniziarono a replicarsi senza controllo. Quando Faro tenta di riprenderne il controllo, si trova di fronte ad un grande problema avendo sprovvisto le macchine di una backdoor con cui agire da remoto. Non c’era modo di hackerarli e data la crittografia così complessa, ci sarebbero voluti secoli.
Oltre ad essere fuori controllo, le macchine si alimentavano di biomassa. Data la riproduzione senza controllo, tanto da arrivare a milioni di esemplari in poco tempo, rischiavano di divorare il pianeta intero, facendo estinguere la vita. Avrebbero potuto addirittura rendere il pianeta inabitabile poiché non ci sarebbe stato più nemmeno l’ossigeno. In una delle registrazioni audio di uno degli ultimi sopravvissuti, all’interno di un bunker militare, possiamo ascoltare la descrizione della battaglia in cui viene detto che lo sciame era talmente fitto da oscurare l’orizzonte. Dato che una volta consumata l’intera biomassa, l’atmosfera priva di ossigeno sarebbe diventata non più respirabile, senza ossigeno anche l’aria, l’acqua e la terra sarebbero diventate tossiche. Nessun essere umano sarebbe sopravvissuto a fronte di un ambiente così inospitale con macchine assassine a dargli la caccia.

La nascita di Zero Dawn

Elisabeth crea diverse IA con compiti specifici.

Faro ricontatta la dottoressa Sobek nella speranza che la donna trovi una soluzione prima che la piaga dei Cheriot diventi impossibile da estirpare. In effetti, seppur molto diversa da ciò che si aspettavano, una speranza per la sopravvivenza c’era: Il progetto Zero Dawn. Sobek e il suo team creano una serie di intelligenze artificiali, ognuna con il nome di una divinità greca e ognuna con un compito diverso. Il loro scopo era quello di ricreare la vita terraformando il pianeta. Oltre a questo, dato che per hackerare una macchina non hackerabile da un umano, ci vuole un’altra macchina, le intelligenze artificiali di Sobek avrebbero dovuto superare la crittografia dei Chariot.

  • Apollo, per esempio, è l’IA incaricata di preservare la conoscenza in modo che le future generazioni imparassero dalla loro storia. Apollo infatti ha come simbolo il Focus, lo strumento che Aloy trova da bambina e che è stata la stessa IA Apollo a creare per le persone.
  • Efesto invece, deve ricreare macchine atte a risanare la terra e l’acqua che, assumendo la forma degli animali presenti prima della piaga di Faro, avrebbero ricordato alle persone la vita prima di quella disgrazia.
  • Ade invece è essenzialmente un tasto reset, se il piano fallisce, Ade farà piazza pulita in modo che le altre IA possano ricominciare e ritentare.
  • Gaia è l’IA supervisore ed entra in azione in uno specifico momento della storia.

Il team di Sobek lavora all’interno di un rifugio sotterraneo, ultimo baluardo dell’umanità. Gli scienziati portano le proprie famiglie nel rifugio Elisium e sono coloro che daranno alla luce le generazioni future. In questo punto della stori.

Al di fuori di questi rifugi, l’umanità è estinta.

Tutti continuano a lavorare al progetto Zero Dawn finchè ne hanno le forze. Ma nonostante il supporto psicologico, molti preferiscono l’eutanasia per avere il controllo sulla propria morte piuttosto che aspettarla passivamente, paralizzati da una prospettiva di futuro incerto sapendo che tutti quelli che conoscevano, non esistono più.

Quando le macchine all’esterno non trovano più bio biomassa con cui alimentarsi, si disattivano pronte a tornare in azione qualora avessero rilevato una nuova fonte. Dato che la poca fortuna di quel che resta della razza umana era troppa, i sopravvissuti scoprono che un malfunzionamento della porta del rifugio ha lasciato aperto uno spiraglio. Se le macchine l’avessero scoperto, avrebbero potuto forzare l’ingresso ed entrare, cancellando ogni più piccola speranza di riuscita. I sopravvissuti devono decidere chi andrà all’esterno per sigillare di nuovo il rifugio, coscienti del fatto che si tratta di un viaggio di sola andata. Sentendo di aver fatto tutto ciò che poteva, Elizabeth Sobek si offre come volontaria, lasciando il team e gli altri sopravvissuti nella speranza che Zero Dawn si completi. Una volta all’esterno, con indosso una tuta dotata di supporto vitale, si incammina verso la sua terra natia dove muore dopo aver visto la decadenza del pianeta Terra.

Purtroppo la sua scomparsa favorisce un nuovo colpo di testa di Ted Faro.
Egli, insieme agli altri scienziati, porta avanti il progetto Zero Dawn secondo la visione di Sobek, tuttavia per paura che le generazioni future ripetessero gli sbagli commessi venendo a conoscenza degli eventi storici, Ted cancella completamente gli archivi di Apollo, l’AI contenente tutto il sapere dell’uomo. La conoscenza racchiusa in Apollo era condivisa tramite piccoli dispositivi chiamati Focus, di cui solo pochi esemplari scamparono alla distruzione.

Questo è il motivo per cui nel gioco, le tribù sanno poco o niente dei predecessori e ciò giustifica il modo di comunicare fra le persone, nominando vari oggetti con termini atipici come “Collo Lungo” (enorme macchina non aggressiva che raccoglie dati sul territorio), “Demone Corruttore” (uno dei Chariot in grado di infettare altre macchine in modo che combattano con lei) o “seconda vista” (riferimento alla facoltà di Aloy di apprendere cose tramite il Focus).

Come se non bastasse, dato che la decisione di cancellare apollo divide il consiglio degli scienziati, Faro convoca una riunione in cui si presenta tramite ologramma, togliendo l’ossigeno nella stanza uccidendo tutti i presenti i quali avevano ultimato i lavori sulle IA. Con questo gesto, Faro Rimane di fatto l’unico essere umano sulla faccia della Terra, morendo nel tempo da solo in un mondo che lui stesso ha condannato alla fine. Il pianeta adesso è un cumulo di sassi e sabbia, con acqua e aria tossici, nessuna forma di vita e con delle macchine dormienti pronte a risvegliarsi.

Il progetto Zero Dawn in azione

Dall’estinzione globale avvenuta in 15 mesi, sono passati circa 100 anni. Minerva, una delle IA di Gaia, riesce finalmente a decodificare la cifratura dei Chariot, disattivando le macchine.
Solo a questo punto Zero Dawn entra effettivamente in funzione. Con le macchine disattive, nessuna si sarebbe più alimentata di biomassa. Così il processo di terra formazione potè avere luogo e richiese altri 200 anni. La flora e la fauna vennero ricreate, tornò l’ossigeno, la vegetazione, l’acqua tornò ad essere pura. Le IA riescono a generare dei figli tramite il DNA depositato e congelato dagli scienziati secoli prima. I bambini vennero allevati e istruiti da robot prodotti dai sistemi automatici del rifugio dove vissero gli ultimi uomini, robot che si scontrarono con le parti emotive dei piccoli umani in crescita non sapendo bene come gestirle. Il senso di oppressione nel vivere in un ambiente che diventava nel tempo sempre più piccolo, la normale curiosità e un pizzico d’incoscienza, spinse i giovani umani diventati adolescenti a uscire dal rifugio, scoprendo così una terra ricca e rigogliosa. Tuttavia, dato che Apollo era stato distrutto, l’umanità stava ricominciando da zero, dalla sussistenza fino alla formazione delle tribù.

Ade sarebbe dovuto entrare in funzione se le macchine, o qualsiasi altra minaccia, avesse impedito la rinascita della vita. Di fatto le IA non contemplano sfumature di grigio, o è bianco o è nero. Anche se la vita sul pianeta stava riprendendo il suo posto, in caso di un problema Ade azzerato ogni cosa fin quando l’elemento di disturbo non si fosse più manifestato.

656 anni dopo, ovvero nel 3020, accadde l’imprevisto.
Ade cerca di prendere il controllo della terraformazione da Gaia per iniziare le operazioni di ripristino per una nuova terraformazione, senza alcun motivo e senza che Gaia avesse riscontrato problemi atti a minacciare la vita. L’IA riesce a liberarsi dal controllo di Gaia tramite un virus. Se la vita si fosse estinta nuovamente, non sarebbe stato possibile ripetere Zero Dawn. Ade aveva isolato anche tutte le altre IA, che unite, avrebbero potuto fermarlo. Inizia quindi ad inviare un segnale alla ricerca di qualcuno che possa aiutarlo a completare la sua ricerca di un modo per forzare il ripristino del pianeta. A rispondere è un uomo chiamato Silence, separatosi dalla sua tribù perché affascinato dal mondo dei predecessori e dal richiamo di un’ intelligenza artificiale.

Tutto ciò che è stato narrato fino a questo punto è solo l’antefatto di Horizon Zero Dawn, perché di fatto l’avventura di Aloy inizia adesso.

Aloy: la chiave di volta

Una delle tribù che si sono formate con la nuova vita, è quella dei Nora, capeggiata da tre matriarche che guidano il popolo. Questa tribù ha delle leggi molto rigide, come per esempio stare lontani da tutto ciò che riguarda i predecessori. Se ciò che i predecessori possedevano non li ha aiutati a evitare la fine, allora è sinonimo di sventura. Tutto ciò che riguarda i predecessori è tabù e uscire fuori dal loro territorio sacro , chiamato “Abbraccio della Madre”, è considerata eresia. La madre altro non è che la porta del rifugio nel ventre della montagna da cui i primi umani sono usciti, con uno scanner all’ingresso e altoparlanti da cui esce una voce femminile. I Nora la venerano e la considerano la loro Dea, essendo effettivamente il luogo madre della nuova umanità.

Per evitare che Ade prenda il controllo della terraformazione nel 3020, Gaia prende la decisione più drastica, si sovraccarica e si autodistrugge. Questo ha attivato un programma d’emergenza che comportò la creazione di cloni degli umani alfa che diedero vita a Zero Dawn. Viene così utilizzato il DNA di Elizabeth Sobek, per creare una sua copia nella speranza che, il suo clone fosse all’altezza dell’originale e riuscisse a risolvere la situazione. Di fatto Aloy, cresciuta e addestrata da un fiero guerriero di nome Rost, ha accesso a tutte le strutture sotterranee e il suo DNA viene riconosciuto dallo scanner, anche se la sua identità viene scambiata per quella di Sobek. Tuttavia, prima che possa effettivamente superare la soglia, la porta nel ventre della montagna le nega l’accesso a causa dei registri corrotti con l’eliminazione di Apollo. La matriarca Teersa, tentando di tradurre le parole udite, conferisce ad Aloy il titolo di Cercatrice, che come il rango “Spettro” di Mass Effect, può andare e venire a piacimento e nessun luogo le è proibito. Durante l’avventura, con l’aiuto dei vari personaggi, affrontando centinaia di pericoli e minacce, fra cui l’Eclissi, riesce a far riconoscere il suo DNA al sistema ottenendo così l’accesso ad ogni struttura dei predecessori, potendo finalmente scoprire tutti i segreti del progetto Zero Dawn.

La tribù dei Nora non considera degno di far parte della comunità chi non ha una madre, esiliandolo. Chi è esiliato, per legge, non può parlare con nessuno. Aloy, essendo una senza madre, viene esiliata fin da piccola ma, intuendo che c’era qualcosa di speciale in quella bimba trovata nel ventre della montagna, Teersa affida le sue cure a Rost. L’uomo venne esiliato per aver cercato vendetta per la morte della figlia, senza il consenso delle matriarche. Così durante un giorno di caccia, nel tentativo di essere considerata da altre persone, esce allo scoperto ottenendo però una scottante delusione. Correndo in preda alla rabbia, Aloy cade in un buco che la porta all’interno di uno dei sotterranei dei predecessori, dove trova un Focus funzionante. Il Focus è uno strumento che permette l’accesso a conoscenze ben oltre la portata delle varie tribù. Indossandolo permette di decifrare testi, video e audio, Come avere un’enciclopedia sempre a portata di mano.

Anche se contrariato dal possesso dell’oggetto, Rost glielo lascia tenere e Aloy continua i suoi allenamenti. I Nora infatti hanno un’usanza, chiamata La Prova, che consente ad un emarginato di entrare a far parte della tribù diventando un’audace, ma per farlo occorre un grande addestramento. Al vincitore della prova veniva conferito un premio direttamente dalle matriarche, che poteva essere qualsiasi cosa l’audace vincitore chiedesse.

Col tempo Aloy diventa una giovane donna determinata, intelligente e decisa a vincere la prova per scoprire finalmente perché è stata esiliata ma soprattutto chi era sua madre.
Durante la cerimonia prime della Prova, Aloy conosce due personaggi, Erend e Olin. Il primo, della tribù degli Oseram, cerca di impedire una sassaiola ai danni di un sacerdote Carja il quale tenta di chiedere perdono per le azioni commesse in passato dal loro Re. Il “Re Sole Pazzo” era convinto che per placare le macchine rimesse in moto da Ade, fossero necessari sacrifici umani tingendo di rosso la reputazione dei Carja. Il figlio Avad uccide il padre per fermare la sua follia e ne prende il posto tentando con ogni mezzo di riparare ai danni del vecchio re ripristinando il commercio, i rapporti con le altre tribù inviando emissari con lettere di scuse. Erend, dopo un riepilogo dell’accaduto, invita Aloy a recarsi a Meridiana, una capitale maestosa che a confronto col villaggio Nora è come paragonare l’Impero Romano con un villaggio tirato su con quattro stecchi e due tende. Il secondo personaggio è Olin e cattura subito l’attenzione di Aloy dato che anche lui possiede un Focus. Egli è un collezionista di oggetti antichi e ha spesso le mani nei reperti dei Predecessori. Infatti, al di là di Aloy, Olin e Silence, gli unici ad avere un Focus sono i predatori di tombe. Tuttavia quello di Olin sembra malfunzionante considerando che gli causa mal di testa. Dopo una curiosa sequenza, l’uomo si ritira in modo sospetto.

Al termine della Prova, l’Eclissi, una tribù sanguinaria, irrompe uccidendo quasi tutti i partecipanti. L’obbiettivo era Aloy. Ottenuto il marchio da Cercatrice, La ragazza si mette sulle tracce degli assassini. Gli indizi indicano Olin come sospettato e l’unico che può sapere dove si trova è Erend a Meridiana. L’uomo aiuta la ragazza a trovare il traditore il quale confessa di avere aiutato l’Eclissi perché avevano preso la famiglia in ostaggio. Gli uomini dell’Eclissi avevano visto Aloy attraverso il Focus di Olin, ed essendo a loro volta in contatto con Ade che identifica la ragazza come “anomalia di sistema”, viene ordinata la sua eliminazione. Mentre l’Eclissi voleva il potere di Ade per controllare le macchine e diventare la tribù più potente, Ade la stava sfruttando per poter completare il suo piano. Tuttavia la comparsa di Elizabeth Sobek che doveva essere morta da secoli, mette in allarme l’IA come minaccia all’attuazione del suo piano di terraformazione.

Durante l’avventura Aloy viene aiutata anche da Silence. Questo misterioso uomo confessa di aver collaborato con l’eclissi, affascinato dalla tecnologia delle macchine. Tuttavia, anche se si separa da loro, il suo modo di agire ambiguo non rende mai chiaro da che parte stia. Comunque, grazie al suo aiuto, Aloy ottiene le informazioni necessarie per fermare Ade. Il terreno di battaglia è proprio Meridiana. Nell’ultimo tentativo disperato di Ade di attuare il suo piano, risveglia tutte le macchine dormienti della Faro che in massa si riversano su Meridiana. Aloy deve fare in fretta, eliminare le macchine che stanno sopraggiungendo e raggiungere il luogo dove si trova Ade e fermarlo definitivamente tramite Override.

Compiuta la sua missione Aloy trova la tuta con supporto vitale che contiene il corpo di sua madre Elizabeth Sobek, in una cutscene davvero emozionante. Finalmente il suo obbiettivo è stato portato a compimento ed Elizabeth può riposare in pace.

L’avventura si chiude con un cliffangher: Ade non è stato messo a tacere, Silence infatti lo tiene prigioniero intenzionato a scoprire quale sia stato l’emettitore di segnale che lo ha fatto andare fuori controllo, facendolo ribellare a Gaia e tentando la nuova terraformazione.

La risposta a questa domanda la troveremo probabilmente in Horizon Forbidden West.

Nella Dlc The Frozen Wilds, Aloy incontra la tribù dei Banuk, quella di Silence, una tribù che va d’accordo con le macchine e che ha imparato a domarle. Tuttavia una macchina chiamata Rombo di Tuono, ha già ucciso diversi guerrieri, costringendo i Banuk a chiedere aiuto non riuscendo da soli a eliminarlo. Ourea, una sciamana Banuk, racconta che quando Silence faceva parte della tribù, era un uomo di sconfinata conoscenza sulle macchine e che per motivi ignoti aveva rubato tutti i manufatti dei predecessori. Ourea è intenzionata a sconfiggere Rombo di Tuono perché tiene imprigionata una voce femminile chiamata L’Anima che i Banuk venerano. L’Anima è in realtà un’IA che impedisce al vulcano dove Rombo di Tuono ha fatto casa, di eruttare ancora distruggendo tutto ciò che ha intorno. Mentre la macchina non era altro che Efesto, l’intelligenza artificiale programmata per la creazione di macchine atte alla terraformazione realizzate all’interno dei calderoni, ovvero enormi fabbriche automatizzate sparse nel mondo da cui fuoriescono macchine continuamente. Aloy infatti è in grado di apprendere diversi tipi di Override grazie ai terminali all’interno di questi calderoni.

Pare infatti ci sia infatti un collegamento tra ade ed ed efesto, e infatti anche in questo caso è necessario l’override per fermare l’IA. A chiudere questo capitolo pagando con la vita è Ourea, mentre Aloy e il capo dei Banuk riescono a fuggire dal vulcano che si scopre essere il monte della riserva naturale di Yellowstone, in Indiana.

Aloy scopre che anche efesto stava agendo da una posizione remota e che stava controllando Rombo di Tuono. Il perché di tutto ciò probabilmente verrà raccontato in Horizon Forbidden West.

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