Gli anni 90 rappresentavano l’epoca d’oro per il genere Combat Race sulla prima Playstation. Non si tratta affatto di giochi di corse standard su circuito, ma di qualcosa di molto più frenetico. Da Crash Team Racing a i vari Wipeout, questo stile di gioco che consiste nel mettere in difficoltà gli avversari lanciandogli addosso i vari power-up cercando di tagliare il traguardo il pole position, è entrato di prepotenza nei cuori dei giocatori che cercavano qualcosa di diverso dai simulatori. Questo genere ha sofferto molto negli ultimi anni a causa della scarsità di titoli a tenerne alto il vessillo come Gas Guzzlers Extreme o Blur. Questo genere troppo spesso etichettato erroneamente come “Racing Arcade” è sempre stato malvisto dai puristi fanatici dei motori vedendo nei Combat Race dallo stile arcade, una minaccia a giochi simulativi come l’eterno Gran Turismo e simili, in cui la customizzazione di ogni singola parte della meccanica di un’auto fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
Antefatto
Tra un gioco e l’altro, un’azienda riuscì a distinguersi portando sul tavolo un Combat Race originale che si faceva beffe di tanti altri giochi di corse in cui urtando il bordo del circuito, l’auto si ribaltava potendo tornare in pista solo grazie al respawn (spesso anche molto lento e che faceva perdere tempo prezioso). Uno dei più stimati studi di sviluppo di quegli anni, era la Psygnosis con il suo gufo come mascotte. Questo studio realizzò tantissimi titoli per lo più sconosciuti nel nostro paese, ma all’estero divennero icone nostalgiche della prima Playstation. Avere il loro marchio nella intro del gioco era una delle migliori premesse possibili. L’azienda del gufo, rilasciò nel 1999 il primo capitolo di Rollcage, la cui caratteristica principale era proporre un’ambiente fantascientifico in cui i veicoli con ruote enormi poste ai lati della vettura come nella Formula 1, potevano ribaltarsi e continuare a correre sulle pareti e sui soffitti senza nessuna interruzione.
Un pizzico di follia nel level design e l’enorme sensazione di velocità di Wipeout, il tutto condito con esplosioni, missili e teletrasporti, nel 2022 Rollcage è ancora uno dei migliori Combat Race su piazza. Fin ora nessuno aveva mai tentato di replicare le sue peculiarità nonostante le richieste dei fan di realizzare un remake dello stesso titolo. Bene, qualcuno ha risposto alla chiamata! Si tratta di uno studio indipendente dal nome Caged Element che ha rilasciato il 6 novembre 2018 Grip Combat Racing, un gioco multi piattaforma definito da Rock, Paper, Shotgun, un’importante Blog britannico, come il successore spirituale di Rollcage.
GRIP: COMBAT RACING, GRAFICA E GAMEPLAY
Sulla base della dichiarazione del Blog citato, vorremmo parlarvi di questo titolo facendo dei paragoni col gioco da cui è tratto. Grip è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da un Combat Race arcade, anche se con qualche riserva. Dal lato grafico sfrutta molto bene e in maniera pulita l’Unreal Engine 4 che offre degli scorci dei paesaggi dei vari pianeti davvero stupendi grazie anche all’ottima gestione delle luci. Dal punto di vista del Gameplay il gioco offre 2 varianti della stessa vettura, cioè classica su ruote e Airblade: velivoli in grado di restare sospesi a mezz’aria, a differenza di Rollcage che aveva solo veicoli terrestri. Ogni mezzo ha le sue caratteristiche; due fra le più importanti sono l’accelerazione e la tenuta di strada che variano sensibilmente da veicolo classico all’Airblade. Il primo farà i conti con l’attrito del terreno con un’accelerazione più bassa ma un’ottima tenuta in curva, mentre l’Airblade ignorerà buona parte delle deformazioni del terreno mantenendo un’accelerazione elevata ma sarà più difficile da manovrare in curva. Il tutto si riduce quindi allo stile del giocatore.
Un’altra differenza dal titolo del 99 è la customizzazione del veicolo con adesivi, battistrada e cerchioni che sbloccheremo progredendo nella campagna. Purtroppo nella versione Airblade, dalla data d’uscita ad oggi, sono disponibili solo due modelli di ali potendo però scegliere il tipo per la parte frontale e quella posteriore. L’assenza di personaggi giocabili è un’altra cosa mancante rispetto a Rollcage, essi andavano a comporre la campagna rendendola diversa per ogni pilota, con un ending diverso per ciascuno. In Grip questa differenza tende a far cadere il gioco nella ripetitività limitandoci ad affrontare nuovi tracciati e a raggiungere la vetta dell’ultimo campionato in cui non ci aspetta nulla di particolarmente esaltante al suo completamento. Parlando invece dei Power-up alcuni sono molto simili a quelli già visti nel titolo Psygnosis come il triplo missile o quello a ricerca. Oltre a sbloccare nuove armi avanzando nella campagna, raccogliendo due Power-up saremo in grado di assorbirne uno per potenziare l’altro il quale avrà un’effetto completamente diverso dalla versione base: citiamo come esempio una bolla elettromagnetica che destabilizza il controllo del veicolo degli avversari mandandoli fuori strada, molto utile quando sono intorno a noi in un testa a testa, assorbendo il secondo power-up potrà essere convertito in un raggio al plasma che falcia via chiunque si trovi di fronte a noi in linea retta.
Tra le varie feature è presente anche la distruttibilità ambientale che possiamo sfruttare per far sbattere gli avversari sui detriti. Colpendo il tracciato in punti specifici, potremmo addirittura modificare un breve tratto del tracciato. Anche se ciò ci ha ricordato vagamente Split-Second, l’abbiamo trovata una caratteristica poco attraente proprio perchè accade molto raramente.
A parer nostro, il difetto più grande di Grip è proprio il respawn estremamente punitivo verso i giocatori. Può capitare per esempio che viaggiando a oltre 500 Km\h si urti un’ostacolo facendoci uscire dal tracciato. Il respawn in questo caso è giustificato, tuttavia se si esce anche solo per pochi secondi dal tracciato ma in volo riusciamo a posizionare il veicolo in traiettoria per rientrare nell’atterraggio, non solo quest’azione non sarà possibile, ma il respawn interverrà scaraventando il giocatore molto più indietro facendo perdere tempo e posizioni (mentre se accade agli avversari, torneranno sul tracciato più o meno nello stesso punto da cui sono usciti).
MODALITÀ DI GIOCO
Esistono diverse modalità di corsa da affrontare nella campagna:
Gara classica: arrivare primi con le armi disponibili.
Corsa Totale: vince chi causa maggiori danni agli avversari.
Re della velocità: in cui solo il turbo sarà disponibile come Power-up
Deathmatch: un’arena in cui vince chi realizza per primo 3 kill (6 nelle fasi avanzate) o chi totalizza il maggior punteggio entro lo scadere del tempo.
Carkour (parkour con le auto): non fa parte della campagna ma della gara singola. Sono tracciati molto difficili che metteranno a dura prova l’abilità del giocatore riprendendo l’analoga serie di sfide presente in Rollcage Stage II.
Per quanto sia molto interessante, il Deathmatch è forse la modalità meno riuscita a causa dell’intelligenza artificiale avversaria che si lascia colpire offrendoci continuamente dei bersagli su un vassoio d’argento anche nelle difficoltà più elevate.
Comparto sonoro e Multiplayer
Sul comparto sonoro purtroppo dobbiamo stendere un velo pietoso, solo pochi veicoli hanno un suono del motore davvero bello e convincente, mentre tutti gli altri sembrano avere al suo posto un’aspirapolvere a reazione. Si potrebbe ovviare a tal problema con la Soundtrack del gioco che basa quasi tutto il suo repertorio sul genere Drum’N’Bass come riferimento a Rollcage. Tuttavia la colonna sonora di Grip è semplicemente terribile: musiche pressochè identiche, tutte uguali dall’inizio alla fine in cui il basso è l’unica cosa che si riesce a distinguere chiaramente, senza anima ne spessore messe lì soltanto per avere qualcosa che suona in sottofondo. Non esiste un brano legato a una mappa la quale sentendola torna in mente uno specifico tracciato (come accadeva sentendo Soul Surfer di Junkie XL). Il legame tra brano musicale e tracciato, è un elemento che ha contribuito a mantenere vivo Rollcage nella mente dei giocatori. Siamo perfettamente coscienti che un team indie non dispone di fondi per le licenze musicali di artisti come Stakka & Skynet o Ez-Rollers, Technical Itch o Dom & Roland, facenti questi ultimi parte della OST di Rollcage, ma purtroppo la qualità dei brani proposti sembrano provenire da artisti talmente uderground di cui nessuno sospetta minimamente l’esistenza…
Un cosa che ci ha sorpreso però è che è possibile creare la nostra playlist personale, inserendo brani di nostro gradimento in una specifica cartella del gioco ottenendo la nostra personale Soundtrack, di questo non possiamo far altro e dire un profondo grazie agli sviluppatori. Ma così facendo, un problema di natura tecnica si palesa. Creando una playlist personalizzata i caricamenti del gioco saranno più lenti e al via di una corsa ci sarà un grave drop di frame rate, seppur breve. Questo ci impedirà di sfruttare la partenza turbo.
Grip presenta una caratteristica che si vede sempre meno nei titoli moderni e che sicuramente farà contenti molti utenti: la possibilità di giocare in Split-Screen fino a 4 giocatori. Ovviamente è presente anche di Multiplayer anche se purtroppo su questo punto saremo molto brevi: nessuno ci gioca e il design spartano delle lobby non invoglia a parteciparvi. Collegandoci al Multiplayer potremmo trovarci ad aspettare un bel po per una lobby attiva, oppure trovare subito 4 o 5 utenti e correre sempre con gli stessi nelle stesse modalità. Purtroppo a causa dell’assenza di giocatori, non siamo riusciti a testare il Deathmatch con giocatori reali che era l’aspetto online che ci interessava di più. Un gran peccato.
Tuttavia, nonostante alcuni bug spuntino di tanto in tanto, gli sviluppatori che intervengono regolarmente con patch e aggiornamenti rilasciando spesso nuovi veicoli, nuovi tracciati, nuovi pezzi per la personalizzazione della vettura e nuove skin a volte gratuite. Tra gli ultimi aggiornamenti è stato aggiunto anche il supporto per il VR.
Se non conoscete Rollcage, Grip rappresenta un’ottimo titolo per avvicinarvi al mondo dei Combat Race.
Ricordiamo che Grip: Combat Racing è disponibile per PC, Xbox One, Ps4 e Nintendo Switch