Nonostante il Cyberpunk sia un evergreen per gli appassionati di fantascienza, con l’uscita di Cyberpunk 2077 questo genere è tornato ad essere nuovamente molto discusso. Ma nello specifico cos’è? E quali sono le sue caratteristiche? Rispondiamo a queste domande con ben 5 esempi qui sotto riportati:
Il Cyberpunk è un sottogenere della fantascienza di cui cuore pulsante sono caratteristiche come corporazioni corrotte, stati di polizia e un uso smodato della tecnologia. Quest’ultima costituisce il punto cardine della quasi totalità delle opere appartenenti a questo genere, che sfocia spesso e volentieri in guerre fra gang nei bassi fondi e la ricerca della vita eterna nelle alte sfere. La tecnologia apre quindi diversi archi narrativi che possono riguardare il trascendentalismo e in particolare l’ormai nota Human Augmentation.
Nel primo caso, per trascendentalismo si intende la digitalizzazione della coscienza umana archiviata in un super computer in modo da sconfiggere la morte, seppur in modo virtuale.
Mentre la Human Augmentation è una pratica atta a potenziare il proprio corpo tramite la tecnologia; tale elevazione permette di ambire ad uno stato in cui i lati negativi di un corpo puramente organico, vengono quasi del tutto debellati ottenendo al loro posto una serie di vantaggi. Forza sovrumana, immagazzinamento di dati nella propria testa o armi all’interno del corpo sono solo alcuni dei possibili benefit.
Dalla storica saga di Deus Ex fino al recentissimo Ghostrunner, il campo videoludico ha goduto negli anni di numerose opere sullo stile Cyberpunk. In questo articolo abbiamo voluto prendere in esame cinque titoli meno blasonati, ma comunque validi sostenitori della causa.
Bombshell
Titolo pubblicato nel 2016 da 3D Realms (Duke Nukem Saga, Ghostrunner), è figlio di una causa legale mossa da Gearbox Software per il marchio Duke Nukem. Designando inizialmente la protagonista di Bombshell come spalla del duca in Duke Nukem Massive Destruction (ultimo capitolo dell’iconico biondo in canotta rossa), l’azienda tornò sui suoi passi realizzando un nuovo titolo da zero riservando il ruolo di protagonista al colonnello Shelly “Bombshell” Harrison. Avventura action TPS con visuale isometrica, sullo stile di Diablo III, ci proietta in un mondo in cui lo stato di Washington si sta riprendendo da un attacco terroristico da parte del transumanista e geniale scienziato Jadus Heskel, nel quale l’intera unità di Shelly perse la vita costringendo lei in ospedale a causa della menomazione del braccio destro.
Dopo l’innesto di una protesi cibernetica modulare in grado di modificarsi in base ai progetti d’arma raccolti in-game, Shelly torna a combattere scoprendo però che il suo nemico, durante la convalescenza, non è rimasto fermo. Infatti Heskel oltre a presentarsi pesantemente modificato – tanto che a fatica lo si riconosce ancora come essere umano – ha creato una serie di portali in grado di interconnettere vari pianeti permettendo lo sbarco di truppe armate aliene, anch’esse potenziate tramite l’ Alien Augmentation.
Il titolo però tende erroneamente a dare per scontato che il giocatore conosca già l’antefatto su cui si basa l’intera avventura. A tal riguardo, nel 2019 è stato pubblicato il suo prequel dal titolo Ion Maiden, successivamente ribattezzato Ion Fury a seguito di una causa legale mossa dalla band Heavy Metal Iron Maiden. Annoverato come uno dei migliori FPS degli ultimi tempi e vincitore del premio “Best Indie Game 2019”, approfondisce la figura del nemico prima che questi si trasformasse in un essere quasi del tutto meccanico. Nel gioco infatti è possibile visitare la sua industria in cui vi si trovano esposti esoscheletri, arti prostetici, cartelloni pubblicitari che ritraggono persone con una mano, una gamba o addirittura l’intera colonna vertebrale artificiali. Il brillante scienziato, vedendo nel transumanesimo l’unica via percorribile dall’umanità, affoga nella propria follia dando il via agli eventi narrati nei due giochi. Purtroppo Ion Fury, al di là dei dettagli riportati, non offre alcun collegamento ne introduce il giocatore agli eventi di Bombshell, diventando di fatto un’ottima occasione sprecata in termini di storia.
Hard Reset Exile
Pubblicato da Valve e prima opera di Flying Wild Hog, si tratta di un FPS vecchio stampo che vede come protagonista un mercenario corporativo con il compito di pattugliare la città e impedire ai robot impazziti di raggiungere il Santuario: una vasta rete di coscienze digitalizzate in cui è racchiuso tutto il sapere degli esseri umani. Esso è per le macchine un’importante meta per la loro evoluzione, già pericolosamente progredita al punto di ribellarsi uscendo dai vincoli imposti dalla programmazione. Inoltre, un pericoloso individuo crea un’alleanza con le macchine condividendo con loro il medesimo obbiettivo. Per avere la strada spianata, costui riesce a infettare la rete del Santuario creando un Bug, conosciuto come “Pazzia di Novak”, che destabilizza le coscienze contenute all’interno abbassandone le difese. Sfruttando la sua alleanza con le macchine, Novak crea un gigantesco robot carico di nanomacchine per un cyberattacco su vasta scala non appena le difese del bastione virtuale sarebbero crollate. Il protagonista deve farsi strada tra il fuoco nemico e lamiere accartocciate con il suo arsenale composto da due armi modulari, una balistica e una ad energia, entrambe potenziabili tramite appositi terminali che ci garantiranno nuove modalità offensive. L’ambientazione urbana richiama molto alla mente le tipiche metropoli fantascientifiche anni ’90, proposte in pellicole come Dredd, la legge sono io e Il quinto elemento.
Far Cry Blood Dragon
Titolo che non ha bisogno di presentazioni, sviluppato da Ubisoft Montreal nel 2013 incarna il Cyberpunk puro anni ’80 a cominciare dal banner in stile Vaporwave: grafica ispirata a pellicole di quegli anni dall’ampio utilizzo di coloratissime luci al neon, armi, numerose citazioni cinematografiche, abiti e design dei personaggi fino al loro umorismo.
“CPU prematurata antani a destra!” – Spider
Nonostante si proceda nell’avventura svolgendo attività già viste nei precedenti titoli Far Cry, come l’esplorazione della mappa e la conquista dei vari avamposti nemici, il Sergente Rex Power Colt affronta orde di umani per metà cyborg e draghi dal manto brillante dai colori sgargianti. Se a tutto questo aggiungiamo una colonna sonora elettronica, il mix ottenuto lo rende un titolo da giocare tutto d’un fiato.
Observer
In questo cupo e tetro horror psicologico sviluppato da Bloober Team nel 2017, vestiamo i panni di un detective alle prese con una serie di strani eventi, come la modalità d’esecuzione delle vittime nelle varie scene del crimine. In grado di interconnettersi alla mente dello sventurato tramite una particolare tecnologia, si utilizza questo sistema come metodo interrogatorio. Sfruttando la realtà aumentata riusciamo a ricreare stralci del passato della vittima, i quali si collegano con diverse serie di indizi, invisibili all’occhio umano, sparsi anche all’interno dei vari appartamenti. Per scovarli, il protagonista si serve del suo occhio cibernetico in grado di scandagliare l’area con diverse tipologie di analisi come quella chimica e organica. Sostanzialmente, il nostro compito è quello di scoprire chi è la causa di questa catena di morte, il movente, cercare di fermarlo e al tempo stesso dobbiamo scoprire cos’è il Santuario e quale collegamento ha con tutto ciò che il detective osserva (da cui il titolo) nella vita delle vittime.
Remember Me
Life is Strange ha rubato il cuore di moltissimi fan, addirittura sono stati realizzati dei fumetti che ne proseguono la storia. Ma prima delle avventure della coppia Max Caufield e Chloe Price, Nilin era la stella al centro dell’azione. La prima avventura di Dontnod Entertainment, ci scaraventa in una Parigi distopica, in cui ogni persona possiede degli impianti cibernetici per l’immagazzinamento dei ricordi alla base del cranio, chiamato Sensen. Come lo stesso video introduttivo spiega, tramite esso è possibile rimuovere dalla mente ricordi tristi e dolorosi.
Il sistema Sensen crea quindi una via di mezzo tra una mente collettiva e una indipendente, in quanto i ricordi vengono caricati in rete ma le persone mantengono la loro individualità. Per far capire quanto tale tecnologia sia profondamente radicata nel quotidiano dei Neo-Parigini, citiamo come esempio un saluto che si rivolgono due NPC: Se tra due persone è comune salutarsi con arrivederci o il meno formale ci vediamo, in Remember Me le persone si salutano con ci ricordiamo presto. Memorize, l’azienda che ha inventato il sistema d’archiviazione, possiede un elevato controllo sula popolazione permettendole di fatto di stabilire una sorta di monopolio socio-politico. Ciò porta alla nascita degli Erroristi, nome derivante da System Error.
Gli agenti Erroristi sono ladri e manipolatori di ricordi, con i quali riescono a convincere persone di fatti che non sono mai accaduti o che hanno preso una direzione diversa da quella reale, creando una serie di bug dossando il sistema di raccolta dati di Memorize col chiaro scopo di abbatterla. Quest’azienda è inoltre colpevole di aver creato i Leapers, essere umani che a causa della dipendenza che hanno sviluppato verso gli innesti mnemonici, hanno assorbito così tanti ricordi da danneggiare il proprio Sensen, mutando in una forma sub-umana. Costoro vengono emarginati dal resto della popolazione e scaricati ancora vivi, all’interno di bare, nelle fognature.
Nilin, protagonista di quest’avventura, è un’agente errorista catturata e in lista per l’estrazione invasiva dei ricordi, con una camicia di forza indosso. Non solo dove recuperare i suoi ricordi, ma scoprire anche cose oscure sul suo passato cruciali per la lotta contro Memorize, servendosi di potenziamenti tecnologici per superare enigmi e Boss Fight impegnative.